Come soccorrere un cane ferito?
Dalla denuncia alla riflessione
SASSARI. Quasi una settimana fa, lo scorso sabato, abbiamo ricevuto e pubblicato la testimonianza di una lettrice. Sulla spiaggia di Platamona ha trovato un cane ferito, seguendo l'iter previsto per le segnalazioni ha ottenuto una paradossale risposta: "Mandi un fax". Il risultato è che il cane, Bazz, è stato curato solo grazie al suo personale impegno di tempo e denaro. Dopo un confronto con veterinari e associazioni sull'episodio ora ha riscritto una lettera riportata di seguito.
Una riflessione per migliorare il servizio.
L'errore c'è stato. Su questo siamo tutti d'accordo. Il cane Bazz per primo. Dagli errori però, come si suol dire, si impara. Sopratutto quando si cerca il dialogo, c'è la voglia e l'impegno di migliorare un servizio, c'è collaborazione e disponibilità. E' questo che, con piacere, ho riscontrato nei giorni scorsi. Ho avuto modo di parlare con il Dott. Fadda, responsabile del Servizio Veterinario e il Dott. Rassu, referente in materia di randagismo. Dispiaciuti per l'accaduto, dispiaciuti per l'errore inspiegabile di un loro giovane collaboratore veterinario, forse inesperto o solo “momentaneamente” impreparato sul servizio di pronto soccorso. Credo che la prossima volta saprà dare le giuste indicazioni a chi si rivolgerà al centralino. Anzi, non so perché, ma ne sono certa.
“L'iter”, normalmente, dovrebbe durare poche decine di minuti. Il cittadino chiama il centralino dell'Asl e l'Asl manda il mezzo della Lida (con cui ha una convezione) a prendere l'animale e trasportarlo al pronto soccorso. Niente Fax.
Il servizio ovviamente vale solo per i cani e gatti randagi. Astenersi parassiti della società con animali di proprietà profumati di toelettatura.
Questo non è un reset dell'accaduto, ma può diventare invece un punto di incontro. Un punto di incontro su una base comunque buona. I servizi e le leggi ci sono, bisogna ottimizzarli ed è necessaria la collaborazione sia dell'Asl che del Comune e delle Forze dell'Ordine, ma anche dei cittadini.
A volte siamo pronti più a biasimare gli errori che lodare le cose ben fatte. Pur sempre in buona fede ovviamente e nell'interesse, in questo caso,solo degli animali.
A Sassari ,effettivamente, a differenza della maggior parte delle realtà nazionali, abbiamo un pronto soccorso veterinario. Nel caso di Bazz non ha funzionato, almeno inizialmente, a causa del famoso “fax”, ma ha funzionato e funzionerà per tanti altri randagi in difficoltà. È un servizio innovativo che deve sicuramente crescere, ma bisogna riconoscere che i pazienti a 4 zampe sono curati e coccolati sia dagli studenti che dalla meravigliosa Dott.ssa Evangelisti e il suoi colleghi.
Bazz sta meglio, ha iniziato la cura e si sta abituando ai vizi e alle carezze. Insomma, è pronto per essere adottato. (Per info:
[email protected])
Dati alla mano, ci sono tanti aspetti da migliorare, ma la piaga del randagismo, per esempio, grazie alle sterilizzazioni piano piano sta cicatrizzando. Sarà un processo lungo ovviamente, che purtroppo è ostacolato anche da un numero impressionante di abbandoni.
Per quanto ci riguarda, ci auguriamo ovviamente che situazioni come quella del 27 maggio non accadano più. In primis se lo augurano cani e gatti che non hanno la fortuna di avere ogni giorno una ciotola piena di croccantini e che non sanno cosa sia una carezza.
Per il resto si tratta di venirci incontro, le soluzioni si trovano col dialogo e il buonsenso, da ambedue le parti. Noi cittadini abbiamo anche il dovere di informarci nell'interesse degli animali e sfruttare le iniziative che l'Asl mette a disposizione oltre a denunciare quando i servizi funzionano male.
A proposito,ricordiamoci che il 9 giugno dalle 9 alle 11 è possibile l'applicazione GRATUITA del microchip per i nostri cani. M. Sechi, A.Uda e Bazz
http://www.sassarinotizie.com/articolo-539...iflessione.aspx
